LA DIETA PRITIKIN

La dieta Pritikin rappresenta un caso piuttosto singolare nel suo genere…

Stavolta, a “inventare” un particolare regime alimentare non è infatti un medico bensì una persona professionalmente del tutto estranea all’ambiente della medicina.

Si tratta del signor Nathan Pritikin, un ingegnere americano che decise di provare a contrastare in prima persona i propri disturbi di natura cardiovascolare.

La dieta ebbe esiti positivi e venne lanciata sul mercato: Pritikin divulgò il proprio regime alimentare scrivendo numerosi libri, creò una linea di prodotti alimentari ed aprì una catena di centri benessere.

Ma vediamo di capire in cosa consiste questa fortunata dieta…

Nutrizionalmente parlando, dall’alimentazione vengono in pratica banditi i cibi di origine animale, insieme al sale e a qualsiasi altro tipo di condimento; vengono invece privilegiati gli alimenti ricchi di carboidrati complessi come pane, pasta e riso integrali, insieme a frutta e verdura.

Abbiamo così una dieta che favorisce il consumo di uno dei tre macronutrienti, ossia i carboidrati, limitando al contrario l’assunzione delle proteine e in particolar modo dei grassi.

Nel momento in cui fu diffusa a livello globale, il regime venne integrato con un adeguato programma che includeva anche un’attività fisica mirata (un minimo di 45 minuti di camminata, unita ad allenamenti specifici) ed altri fattori determinanti per la perdita di peso.

Ma quali sono i rischi di questo tipo di alimentazione?

Si tratta principalmente dei problemi derivanti dall’assenza di alimenti di origine animale e di grassi di tipo insaturo, ossia l’apporto proteico potenzialmente insufficiente e un’assunzione ridotta di elementi nutrizionali essenziali come ad esempio il ferro ed alcuni tipi di vitamine, che dovranno essere adeguatamente integrati (nello specifico, è raccomandata l’assunzione di vitamina A, D, E, K, e delle vitamine del gruppo B); si rischia inoltre di compromettere l’equilibrio del colesterolo HDL e la produzione degli ormoni steroidei.

Per tutte le suddette ragioni, è vivamente sconsigliato seguire un tale regime alimentare senza la supervisione di un medico.

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