Luteina

Azione antiossidante su occhi, cuore, colon, fegato, mammelle, sistema riproduttore femminile Fotoprotettore. Attraversa la barriera ematoencefalica.
Un valido aiuto nei casi di: vista affaticata, riduzione della concentrazione, stanchezza, esposizione solare, esposizione al computer

Generalità 
Chimicamente la luteina appartiene alla famiglia dei carotenoidi, in particolare ai derivati polari idrossilati della xantofilla, i pigmenti liposolubili che si trovano nelle piante. Nel mondo animale essa è contenuta nel corpo cellulare dei fotocettori, a livello della macula, l’area centrale della retina, dove, assieme al suo isomero strutturale zeaxantina, svolge un’azione protettiva di fondamentale importanza. Poiché gli organismi animali non sono in grado di sintetizzarli, i pigmenti maculari devono essere assunti con la dieta, e benché la loro quantità a livello della retina sia regolata geneticamente, essa è influenzata fortemente dall’alimentazione e dallo stile di vita in generale. Gli alimenti più ricchi di luteina sono il tuorlo d’uovo, il mais, i vegetali verdi (lattuga, broccoli, spinaci, piselli), il kiwi e la zucca. 
Proprietà biologiche e indicazioni 
Attività antiossidante. E’ stato dimostrato che la luteina è resistente ai danni provocati dai processi ossidativi che avvengono continuamente nel nostro organismo, dovuti sia all’esposizione ad agenti esterni: luce, inquinanti ambientali (compreso il fumo di sigaretta) e alimentari, sia allo stesso metabolismo cellulare che produce sostanze ossidanti nocive. La luteina possiede un’azione protettiva perché agisce da radical scavenger, neutralizzando l’ossigeno singoletto ed altri possibili radicali dell’ossigeno. Inoltre è in grado di neutralizzare gli stati molecolari eccitati nelle molecole sensibili all’ossidazione; per questo può agire interrompendo il processo di perossidazione dei fosfolipidi di membrana[ii] e l’auto-ossidazione dei lipidi cellulari. 
Integrazione alimentare. Benché l’azione antiossidante della luteina sia fisiologicamente localizzata a livello della retina, un incremento della sua assunzione (con la dieta o tramite l’uso di integratori alimentari) può portare un beneficio a tutto l’organismo. Un supplemento è utile sia qualora l’alimentazione non ne fornisca un apporto sufficiente, sia in momenti di particolare stress psico-fisico, (attività fisica, affaticamento mentale, invecchiamento, convalescenza). 
Prevenzione del cancro al colon. E’ ormai accertato che i radicali liberi sono uno dei fattori responsabili dello sviluppo di diverse malattie, fra cui i tumori.Ricercatori americani hanno condotto uno studio a questo proposito, confrontando l’alimentazione di soggetti sani con quella di un gruppo di pazienti sofferenti di cancro al colon nei due anni precedenti la diagnosi del tumore. Dai risultati è emerso che alte dosi di luteina riducono del 17% il rischio di sviluppare cancro del colon, confermando una tesi che i ricercatori cercavano di dimostrare da tempo: esistono determinati alimenti in grado di prevenire lo sviluppo di tumori, specialmente quelli a carico del tubo digerente. 
Prevenzione delle malattie cardiovascolari. Numerosi studi clinici sembrano indicare che la luteina, in virtù della sua attività antiossidante, riduca l’incidenza di malattie coronariche e cardiache in generale, proteggendo le pareti vascolari. Un suo supplemento, inoltre, può contribuire alla prevenzione dell’aterosclerosi, malattia notoriamente associata all’azione dei radicali liberi. 
Attività fotoprotettrice. La funzione più importante dei pigmenti maculari luteina e zeaxantina è la protezione dal danno fotochimico ossidativo: disponendosi perpendicolarmente rispetto alle membrane cellulari, infatti, risultano particolarmente efficienti nell’assorbire e schermare la radiazione luminosa prima che essa raggiunga i substrati ossidabili nei fotorecettori e nell’epitelio pigmentato. Si è osservato, in modelli animali, che una dieta priva di carotenoidi comporta perdita del pigmento maculare cui conseguono deterioramento delle membrane cellulari ed accumulo di lipofuscina nell’epitelio pigmentato. Nell’uomo, simili condizioni, portano a riduzione del pigmento maculare, associata ad alterazioni fluorangiografiche tipiche, sviluppo di cataratta in menopausa e soprattutto degenerazione maculare. 
Prevenzione della degenerazione maculare. Per tale patologia, causa principale di cecità in età senile, non esiste ancora una cura efficace, ma intervenendo sui fattori di rischio è possibile una razionale prevenzione. Benché vi sia una componente genetica non modificabile, infatti, è stato dimostrato che correggere abitudini di vita sbagliate (smettere di fumare, evitare l’uso di alcolici, praticare attività fisica, abbassare i livelli serici di colesterolo) e un supplemento mirato di pigmenti oculari possono prevenire l’insorgenza della degenerazione maculare, con effetti benefici sulla funzione visiva in generale. E’ scientificamente provato che una dieta ricca di vegetali verdi, ricchi di luteina, migliora le capacità visive, specie la visione notturna, e riduce del 57% il rischio di sviluppare degenerazione maculare. Un supplemento di luteina, infatti, produce un maggiore accumulo a livello della macula; in questo modo si riduce la quantità di luce che raggiunge i fotorecettori e la retina risulta protetta dal danno ossidativo. 
Prevenzione della cataratta. Da studi clinici condotti su un elevato numero di donne, è emersa una stretta relazione fra un elevato consumo di vegetali verdi, ricchi di pigmenti oculari, e una bassa incidenza di cataratta in menopausa. Ciò indica che un supplemento di luteina può essere utile nel prevenire l’insorgenza di tale patologia nel tempo.
Dosaggi d’impiego e tossicità
Studi scientifici dimostrano che 6 mg al giorno di luteina e zeaxantina, assumibili con una dieta opportuna, sono sufficienti per ridurre del 57% il rischio di degenerazione maculare. Non essendo stati riportati effetti collaterali, né tossicità da sovradosaggio, né interazioni con farmaci, la dose che viene normalmente suggerita come integratore alimentare varia da 6 a 20 mg al giorno, in funzione delle specifiche esigenze, da assumere preferibilmente durante i pasti per migliorarne l’assorbimento.
Forme d’impiego 
La forma migliore di luteina e zeaxantina è quella cristallina pura, che si ricava dal fiore della calendula con un procedimento standardizzato. Nell’estratto non purificato del fiore, invece, sono presenti le forme non cristalline dei due composti, assieme ad altri componenti (gomme, steroli,ecc.) che sono meno efficaci dal punto di vista della integrazione. La luteina viene formulata in capsule, spesso in associazione con zeaxantina e con altre sostanze ad azione sinergica: mirtillo, Ginkgo Biloba, concentrato di spinaci, zinco, selenio e vitamina E (impiegata come conservante). 
Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione

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